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sabato 28 luglio 2018

Gli uomini e le donne sono uguali...

Ho sempre considerato la DONNA la parte bella di questo triste mondo, ho sempre pensato che, il genere femminile, fosse il valore aggiunto della società, il quid indispensabile a mantenere l'equilibrio.
Madre, moglie, figlia, sorella compagna.
Ho sempre identificato la Donna con il "meglio", il contrappeso naturale dell'uomo.
Musa per scrittori e poeti, fonte da cui attingere ispirazione.
Ultimamente, leggendo quello che molte, tante troppe donne scrivono su queste pagine, ascoltando i tanti, troppi, banali e gretti commenti, perdo la speranza.
Perdo la speranza della mia, personale, idealizzazione, della visione di una creatura da me identificata come empatica, sensibile, quella creatura dotata di quella empatia e di quella sensibilità data dalla maternità o comunque dalla consapevolezza di essere, l'"essere" eletto al continuo dell'uomo.
Leggo e ascolto e rimango attonito, deluso. Deluso dalla consapevolezza di un errore di base, gli uomini e le donne, sono simili più di quello che avrei mai pensato.
La bestialità, la cattiveria il distacco è cosa comune, condivisa.
Non c'è il valore aggiunto che mi illudevo ci fosse, non c'è l'equilibrio, gli uomini e le donne sono uguali, partoriti indistintamente dallo stesso paradiso e dallo stesso inferno.
Scrivo e, questa volta, mi auguro di sbagliare.

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